La Rivoluzione egiziana del 1952, nota anche come la Rivoluzione del 23 luglio, è iniziata con un colpo di stato messo in atto in quella notte da un gruppo di militari dell'esercito egiziano detti 'Liberi Ufficiali'. Il 21 luglio gli Ufficiali liberi decidono che è
arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Nella notte tra il
22 e il 23 vengono occupati i punti strategici; inoltre con un
comunicato viene avvisata l’ambasciata inglese che quanto stava
avvenendo riguardava esclusivamente la politica interna del paese e,
dunque, qualsiasi tentativo di ingerenza da parte delle autorità
britanniche sarebbe stato considerato come un atto di ostilità. La conquista del potere da parte degli insorti venne condotta senza
spargimento di sangue, il re Farouk lasciò il paese per andare in
esilio, lasciando sul trono il figlio Ahmad Fouad. Il movimento rivoluzionario militare deciderà l'anno seguente di abolire la monarchia costituzionale e di trasformare l'Egitto in una repubblica.
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